Azelia,  PAOLA D'ELIA

Piccole storie di design

il sogno
IL SOGNO | illustrazione di Paola D’Elia | 2021

 

1 – Qual’è il settore in cui opera come Designer?

Sono Paola D’Elia e sono una Grafica Designer, il settore in cui opero in primo luogo è quello dell’editoria, collaboro da sempre con case editrici e studi grafici.
Da qualche anno ho cominciato a lavorare anche nel settore della musica, realizzo e progetto insieme agli artisti, le Cover dei CD e il materiale di marketing per promuovere la loro musica.
Collaboro con la Casa della Musica di Cervignano per la realizzazione dei loro eventi, legati al mondo musicale, come per esempio il progetto “PREMO Casa della Musica”. Un evento che offre ai giovani artisti l’opportunità di mettersi in gioco come esordienti cantanti e autori.
Sappiamo tutti che nell’editoria abbiamo raggiunto un punto in cui il tradizionale libro cartaceo viene affiancato al progetto web, con libri digitali e link che ci permettono di interagire con la pubblicazione di un libro. Per questi mi sono ritrovata ad utilizzare sistemi web anche per la “CASA DELLA MUSICA”, che ogni anno pubblica il libro dedicato all’evento, che realizzo e progetto insieme ai collaboratori della Biblioteca “GIUSEPPE ZIGAINA”, in formato cartaceo e naturalmente e-book.
L’editoria è il settore che mi ha accompagnata per gran parte della mia esperienza lavorativa, per questo mi sono spesso ritrovata al fianco di  giornalisti, pubblicitari e redattori sia per la pubblicazione di libri che riviste e quotidiani.

2 – Quale progetto che ha realizzato ritiene la rappresenti meglio?

Non nego la mia passione per l’arte e se posso cerco sempre di farla parte integrante dei miei progetti.
Un progetto che mi rappresenta in particolare lo riconosco nel momento in cui unisco la GRAFICA all’ARTE, come per esempio quello dell’evento dedicato ai 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, si è trattato di un ciclo di conferenze, “L’UOMO L’ARTISTA LO SCIENZIATO E L’ATTUALITA’ DEL SUO PENSIERO” come argomento appunto la meravigliosa mente di Leonardo Da Vinci e tutto quello che ne è conseguito e ne consegue. Per questo progetto ho realizzato una serie di disegni che ho unito alle grafiche delle rispettive serate, un’insieme di post per i social, la locandina e un libretto di presentazione all’evento. (evento Leonardo Da Vinci e Evento Donna)

3 – Come si è evoluto o trasformato il suo modo di fare design oggi, se lo confronta con gli inizi del suo percorso professionale?

Come ho già accennato l’editoria è stata stravolta con l’arrivo del web. Il mio modo di lavorare si è adattato alle nuove strategie.
Mentre prima era tutto su carta ora tutti i progetti sono interscambiabili in tutte le situazione soprattutto on-line. 
Con il cartaceo non è possibile sbagliare visto che una volta stampato il progetto è un problema rifarlo, se non affrontando altri costi di produzione, con il web l’immediatezza ci permette di modificare e aggiornare pagine, siti o social e di interagire in modo molto veloce e quindi a costi più bassi.
Sono nata come Designer cartacea e con tutte le sue sfaccettature. Ritengo indispensabile essere sempre aggiornata ed è quello che cerco di fare, mi rendo conto che le mie basi sono legate al tradizionale, ma credo che unendo la tecnologia del nuovo mondo digitale a quello del passato  si possono ottenere risultati affascinanti e sorprendenti. (Peraulis Crosadis ’09e-book PREMIO CdM)

4 – C’è un tema, o un “sogno nel cassetto”, che non ha ancora affrontato e che Le piacerebbe sviluppare?

Una cosa che mi piacerebbe è sviluppare il settore del fumetto e dell’illustrazione, che secondo me unisce LA BELLEZZA del disegno alla fantasia del racconto. È un mondo che mi appassiona da sempre e che non sono ancora riuscita a realizzare. Per questo sto facendo qualcosa, intanto… ho cominciato ad illustrare. (Filastrocca solitaria – Rodari e Il Sogno – il mio sogno)

5 – I designers svolgono un ruolo importante all’interno della società: in che modo ritiene di tracciare il suo prossimo futuro di progettista, per tradurre l’attuale forte spinta al cambiamento?

Per il futuro credo che ci sia bisogno di naturalezza. Secondo me essere SEMPLICI e NATURALI è la chiave per dare una spinta al cambiamento… quello che mi piacerebbe provare sarebbe approfondire la comunicazione in ogni sua parte attraverso il testo e l’illustrazione e utilizzando i messaggi giusti, che aiutino il pianeta a riprendere la sua naturale bellezza. (L’unione fa la forza) Una cosa importante che dovremmo fare tutti è il riciclo delle cose già vissute, per esempio le vecchie fabbriche ormai in deperimento, o i palazzi d’epoca lasciati lì in disuso, sarebbe un ottimo inizio cercare di ristrutturare il più possibile e rendere veramente bello quello che ci circonda.

Paola D’Elia  (socio ADI)

“PICCOLE STORIE DI DESIGN – seriesADI